Racconti Erotici > orge > Il Cinema Arlecchino..
orge

Il Cinema Arlecchino..


di Salope4gang
26.03.2018    |    1.625    |    5 9.6
"E' capitato di rado che sia rimasto al cinema sebbene fossi venuto..."
Negli anni '90, per chi cercava "trasgressione".. Firenze non offriva un granché o forse non ebbi la pazienza di cercar di meglio oppure la fortuna di trovar di più.
Oggi come oggi ci sono club, saune, locali sparsi in qua e la, c'è internet..siti web...in quel periodo invece, gli unici posti che avevo scoperto erano le piazzole dell'autostrada, alcuni posti a Firenze e dintorni, i laghetti etc, ed i Cinema Porno, Arlecchino e Italia.
Va da che una volta scoperto che in questi cinema si passava il tempo a far altro anziché vedersi un film per poi uscire con il bavero alzato..ogni qualvolta mi trovavo in una grande Città, Roma o Bologna ad esempio, mi infilavo dentro alla ricerca del risultato fuori casa.
Dai Vent'anni in su, forte del fatto che abitavo già da solo, la sera ...per far star buono "l'animale che c'era in me", mi nascondevo nelle varie zone buie della città.
Quindi Campo di Marte, le Cascine..ed altri posti all'aperto dove qualcuno alla fine trovavo sempre ma, non cercando però "l'incontro banale", ossia il "tete à tete", l'esplorazione e la curiosità mi spinsero, fin dai diciotto anni in realtà, a superare i timori dello sguardo severo della signora alla cassa del cinema e ad entrare con buona pace dei signori d'una certa età che non appena superavo il polveroso e pesante tendone d'ingresso, mi zompavano addosso..
Che peccato che li abbiano elminitati..i Cinema Osè..come venivano definiti..Quanto bene facevano all'umanità!
Diamo da mangiare alla bestia...
Quindi, forte della libertà e solitudine, quando durante la settimana decidevo che era la serata giusta, quando fuori faceva un freddo incredibile e l'idea di avviarsi in autostrada era inverosimile, senza neanche cenare sbevucchiamo vino rosso e davo il colpo di grazia con uno scotch.
Se superavo il limite de "l'altericcio" e ritenevo che forse non mi sarebbe bastato a superare l'impasse, mi preparavo una cannetta e la infilavo nel pacchetto delle sigarette..
Poi mi preparavo per chi di li a breve forse mi avrebbe conosciuto un pò più profondamente, mi “pulivo” in vasca con la doccetta, mettevo su una tuta da ginnastica rigorosamente senza slip, felpa e giubbotto sempre ed assolutamente scuri, oppure maglietta e bermuda sportivi dipendeva dal periodo, un cappellino con tesa e montavo sul motorino in direzione centro..
Ricordo il tremore quando entravo nel cinema.
Quel momento di luminosità tra il buio della sera ed il buio della sala del cinema mi terrorizzava.
Il fatto di essere illuminato, davanti ad persona che mi faceva il biglietto mi fissava lo sguardo, mi metteva un'ansia incredibile...
L’Arlecchino, a differenza di altri cinema, era figo perché c’era un sopra.
I due corridoi laterali erano totalmente al buio ad eccezione della luce proveniente dallo schermo del cinema. Ricordo che da un lato non c’erano sedie, si presentava come un corridoio, da un lato il muro e dall'altro la ringhiera..mentre dal lato opposto c'era un piccolo palchetto con poche poltrone.
Il piano di sotto non mi piaceva. La zona totalmente al buio alle spalle delle poltrone non mi è mai sembrata ben frequentata..e ..la vedevo più “sporca”..incredibile..!
Un po’ molto sbandante ma tutto sommato attento, salivo le scale che erano parzialmente illuminate.
Era tutto un sali e scendi di uomini. Sembrava d’essere in palestra. Perlustrare per incrociare gli sguardi e capire se, da come erano vestiti, fossero attivi o passivi..
Durante la settimana, più che nel w.e., c’erano molti attivi bisex mentre nel fine settimana c’era un caos micidiale..
E' la stessa cosa che ad esempio accade alla sauna oggi a Firenze..Il pomeriggio durante la settimana dalle 15 alle 20 è frequentato maggiormente dagli attivi...
Quando salivo al piano superiore dalla parte del solo corridoio, arrivavo in fondo e mi mettevo appoggiato con i gomiti alla balaustra. Ricordo che ogni tanto qualcuno veniva a controllare e quindi tutti in fretta e furia a richiudere la patta dei pantaloni oppure a ritirarli su...
Dopo pochi istanti in quella posizione ricordo la sensazione dei brividi lungo la schiena quando sentivo una mano accarezzare la tuta e poi cominciare a perlustrare.
Nel cinema c’erano spesso sempre i soliti, un po’ “anziani” che in qualche modo aprivano le danze, forse forti dell’esperienza che in quel momento non sarebbe tornato nessuno a controllare.
Ce ne erano due in particolare, abbastanza su con l’età che oramai quando mi vedevano sapevano cosa cercavo.
uno di questi, grassottello, occhi sorridenti lo riconoscevo nella penombra..e mi sorrideva.
Io, fermo nella stessa posizione, gomiti sulla balaustra e chinato in avanti, gambe divaricate, e lui, inginocchiato da una parte accanto a me intento a slegarmi il laccio della tuta e calarmi i pantaloni fino a metà gamba..
Faceva da apripista..Mi accarezzava le natiche lentamente e leggermente e invitava le persone dietro di me, disposte lungo il muro nell’ombra ad avvicinarsi..
Riconoscevo subito se era un abitué oppure uno di passaggio. Il primo spesso si inginocchiava dietro di me e cominciava a mordicchiare le mele e leccarmi l’ano, la prendeva con comodo, il secondo, sempre più timoroso di ciò che stava facendo, appoggiava senza se e senza ma subito il suo cazzo tra le mele. Sentivo di botto qualcosa di caldo appoggiato e pelle su pelle non si scorda. Poi con le mani mi allargava e provava ad entrare..Ecco qui devo dire che l’aiuto della persona in ginocchio accanto a me era necessario. Fermava “l’irruento”.. si leccava le dita e mi lubrificava…e poi gli dava il via...
A qualcuno non piaceva farlo li, perché si creava sempre il capannello intorno e quindi mi chiedeva di andare in bagno..Questo era il momento che mi elettrizzava di più perché mi faceva sentire veramente come una prostituta. Tirati su i pantaloni osservavo con sguardo basso intorno le persone che a loro volta mi osservavano mentre seguivo in silenzio a testa bassa colui il quale mi avrebbe di li a poco trombato in un bagno..
I bagni devo dire che erano terribili all’Arlecchino. All’Italia ce n’era uno, l’altro mai funzionante, e grande mentre qui erano due loculi stretti e sporchi da far vomitare.
Qualcuno di solito ci seguiva per vedere come andava a finire magari poi alternandosi al primo.
In bagno luce sparata che drammaticamente non ti nascondeva più ma ti metteva a nudo, non dovevo far altro che calarmi i pantaloni fino a sotto il ginocchio, (dovevo scansare assolutamente l’ipotesi che poggiassero per terra) ed una volta chinatomi in avanti in direzione tazza, con la porta alle spalle, appoggiare le mani sulle ginocchia oppure contro il muro. L'attivo che vuole scopare non bada molto alla forma. E' irruento, vuole scopare e basta. Ti tocca ovunque con un'avidità che fa spavento.. Il più delle volte non badavo all’aspetto ne facevo caso se chiudesse la porta. Per quello si sentiva dal chiavistello. Distinguevo però il fatto che si slacciasse i pantaloni, poi sentivo le mani fredde ed un po’ impacciate sui miei fianchi e cominciava a scoparmi..
Capitava spesso che una volta finito mi ringraziasse con un bacio sulla schiena bassa od una pacca ed altrettanto spesso, una volta che lo avevo sentito allontanarsi, darsi il cambio ed altra presenza quindi sostituirsi, pulirmi con della carta igienica o salviettina e ricominciare..
Quando tutto era finito, se non ero sazio ma soprattutto se non ero venuto (già allora mi portavo quelle fasce che si comprano ai sexy shop con cui legarsi le mani…quindi non mi toccavo..quindi non venivo..) tornavo su.
E' capitato di rado che sia rimasto al cinema sebbene fossi venuto. La voglia di solito passa.. In quei rari casi ero completamente fuori controllo e, ripensandoci, quando decidevo di rimanere in realtà era per farmi violentare e sentirmi sottomesso..Il fatto di farti scopare da qualcuno quando non hai più voglia e per giunta con le mani legate mi faceva venire senza toccarmi...
L’ala opposta, quella in cui c’era il palchetto era più “aggregante”. Salite le scale c’era sulla sinsitra una tenda, quella dei cinema, tirata. Ovviamente da sotto avevo prima osservato le sagome. Spesso c’erano seduti i passivi e intorno gli attivi. Quelli a sedere, altezza pube, spompinavano chiunque aprisse la patta all’altezza del viso. Qui non c’era lo spazio per appoggiarsi alla balaustra ma, essendo piena lo spazio, rimanevo spesso in piedi con le spalle alla tenda. Le mani correvano lungo la tuta, entravano dall’alto e le dita direttamente andavano all’ano.. Proseguendo le scale da questa parte il teatro finiva ma c’era un posto figo al di sopra dove, solo una volta, fu divertente farsi scopare.
C’era un vecchio cavedio, per intendersi quello delle canne fumarie con uno sportello.
Un uomo mi segui dove in realtà, la prima volta, non sapevo neanche io dove stessi andando. Visto lo sportello lo aprii e semi ubriaco mi affacciai dentro. Era ovviamente buio e non di così piccole dimensioni ma sufficiente per entrarci dentro. Quindi mi appoggiai con lo stomaco in avanti e guardai dentro..mentre ero in quella posizione, l’uomo non fece discorsi, mi abbassò i pantaloni della tuta, allargò le mele ed entrò a tutta velocità dentro di me…Ero dentro e ridevo per la situazione…domandandomi che cazzo ci stessi facendo dentro una canna fumaria ma soprattutto chi e quante persone ci fossero dietro di me e se stavano ridendo come me..
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.6
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Il Cinema Arlecchino..:

Altri Racconti Erotici in orge:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni